L’estate è una stagione solare ma non sempre la stagione esteriore coincide con il nostro meteo interiore.
Aspettative di viaggio e divertimento non sempre possono avverarsi per tutti.
Per chi deve rimanere in città non è facile gestire pensieri ed emozioni scatenati dai post sui social invasi da divertimento esilarante e luoghi fantastici.
I ritmi più dilatati ed un pò di solitudine possono far emergere pensieri ed emozioni non sempre gradevoli.
Siamo alla costante ricerca di emozioni positive e questo fenomeno è rinforzato dai social.
Desideriamo una vita felice e soddisfacente, priva di problemi e difficoltà e siamo sempre meno abituati a convivere con sentimenti negativi.
Tristezza, rabbia, paura, vergogna, sono alcune delle emozioni che cerchiamo di allontanare a tutti i costi dalle nostre giornate.
Con la pratica di Mindfulness,che insegna a porre l’attenzione, in maniera non giudicante, al momento presente, si può imparare ad assumere un atteggiamento interiore di consapevolezza e benevolenza verso i pensieri, le sensazioni fisiche e le emozioni che lo accompagnano.
Certo non è semplice, anche perché non siamo abituati, ma con un po’ di costanza e impegno possiamo davvero imparare a gestire in maniera diversa le nostre emozioni.
Il voler controllare o eliminare quello che non va porta alla ripetizione di vecchi schemi mentali, automatici e abituali, che spesso amplificano quello che stiamo vivendo.
L’allenamento mentale non ci allena a confezionare una pratica perfetta, o fare pensieri sublimi o a provare emozioni paradisiache ma cambiare la relazione con quello che ci accade.
Le emozioni comunque hanno una funzione importante: di protezione, consolazione ed attivazione.
Possono essere suddivise in tre gruppi:
-emozioni di difesa che ci mettono in condizione di affrontare e superare le difficoltà (ansia, rabbia, paura)
– emozioni affiliative che ci permettono di stabilire legami affettivi (gioia, affetto, tenerezza, gratitudine,compassione)
–emozioni che ci permettono di realizzare obiettivi e ci spingono alla ricerca di nuovi stimoli.
La pratica per eccellenza allenarsi nei momenti difficili è RAIN di Tara Brach.
RAIN sta per:
R: Riconosci la presenza di una forte emozione o pensiero difficile.
A: Accogliere la presenza e riconoscila.
I: Indagare con gentilezza le sensazioni corporee, le emozioni e i pensieri.
N: Non identificarsi con qualsiasi cosa sia presente.
Quando nei corsi di Mindfulness introduco questa pratica la presento sempre con questa poesia bellissima del poeta Rumi.
Quindi in attesa che una bella pioggia rinfreschi le tue giornate e ti dia sollievo dal caldo ti auguro buona lettura!
La locanda (di Gialal ad-Din Rumi)
E’ come una locanda l’essere umano
ogni mattina qualcuno che arriva.
Gioia, tristezza, squallore,
rapidi e fuggevoli si presentano alla coscienza,
visitatori inattesi.
Accoglili di buon grado!
Anche se una folla di afflizioni
Irrompe impetuosa nella tua casa
Spazzando via ogni arredo,
onora ogni ospite.
Forse ti sta ripulendo
Per prepararti a un piacere nuovo.
Pensieri cupi, vergogna, risentimenti:
apri loro la tua porta ridendo,
invitali a entrare.
Ringrazia chiunque si presenti,
perché è una guida
che ti è stata mandata da lontano.