E’ arrivata l’estate ed anche il periodo per fare un ritiro di Mindfulness.
Da quando ho completato il mio percorso per insegnare 2 volte l’anno, grazie ad una cara amica con cui condivido questo interesse, partecipo ad un ritiro di 2 giorni per meditare.
Un appuntamento è ad inizio autunno ed un altro ad inizio estate.
Di solito l’appuntamento viene organizzato in un luogo tranquillo quindi monasteri o centri di preghiera che sono luoghi ideali immersi nella tranquillità e nella natura.
Lo scorso week end ho partecipato al ritiro di Mindfulness in Franciacorta sia come partecipante ed anche in parte come conduttrice.
Il ritiro è rivolto a persone che hanno già esperienza di pratica ed hanno il desiderio di approfondire .
Il ritiro è anche un momento di pausa per concedersi del tempo con sé stessi.
Si pratica a lungo in gruppo alternando pratiche formali ad altre anche in movimento, si condividono esperienze ed una volta al giorno si pratica il mindful eating che significa mangiare in silenzio.
La parola in lingua pali per meditazione è bhavana che vuol dire “coltivare”.
Coltiviamo la cura per noi e l’attenzione per la vita affinchè non scorra con indifferenza.
Le piante ci ricordano il ciclo della vita e la rinascita a cui possiamo credere ricominciando ad avere fiducia.
Il senso del coltivare è pazienza, fiducia, silenzio.
L’immagine del coltivare le piante ricorda come in questa pratica siamo non solo colui che coltiva, ma la stessa pianta.
Ringrazio tutti i miei compagni per questa bella esperienza fatta assieme.
“Ero neve, tu mi hai fatto sciogliere. Il suolo mi ha assorbito. Nebbia dello spirito, ritorno verso il sole.”
RUMI
